Irlanda per molti significa Dublino. Ma non sempre le mete più immediate nell’immaginario collettivo sono quelle che rimangono nel cuore. Chi ci segue sa che amiamo scovare luoghi alternativi che abbiano lo stesso fascino dei più frequentati. Questo è il racconto di una delle più grandi città della Nazione: Galway.
A descriverci la sua esperienza nella città irlandese sulla foce del fiume Corrib è Emiliano, per gli amici Ted, un libero professionista curioso di natura, sempre in cerca di esperienze originali e grande appassionato di paesaggi urbani.
Non è una meta usuale, quindi la domanda sorge spontanea: perché scegliere proprio Galway?
Se Dublino è la capitale economica, moderna e multietnica dell’Irlanda, Galway è senz’altro la capitale culturale dell’isola verde. E’ una cittadina di pescatori, ha case basse e colorate. Il centro è in gran parte pedonale e ben curato. Dunque la domanda va invertita: perché non sceglierla?!
Immagino non ci siano mezzi diretti dall’Italia quindi come fare per raggiungere la città?
Il modo più semplice e conveniente per arrivare a Galway è tramite bus. Si prendono dall’ dall’aeroporto di Dublino, sono davvero moderni con tanto di wifi. La durata del tragitto è di circa 2 ore e mezza e il terminal è il pieno centro città, rendendo quindi molto semplici gli spostamenti interni.
Finalmente arrivati: come si presenta Galway?
Essendo una città universitaria, è piena di ragazzi che provengono da tutta l’Irlanda, il primo impatto con la città è Eyre Square, una grande e verde piazza frequentata a tutte le ore, con numerosi pub e bar: il “salotto” della città.
Ci potresti descrivere la città partendo proprio dalla piazza principale?
Certo. Da Eyre Square ha il via il corso principale della città. E’ sempre affollato: pieno di negozi di giorno, di pub la sera e con tanti artisti di strada alcuni dei quali con grandi qualità mentre altri improvvisati ma comunque divertenti.
Gran parte del centro città è pedonale ma, non essendoci molto traffico, anche le zone periferiche sono molto tranquille.
Architettonicamente cosa si può visitare?
Onestamente la città non offre un vero e proprio “tour” con monumenti e edifici storici di particolare pregio artistico. Ad esempio la cattedrale, che è l’edificio più imponente, è stata completata solo a metà degli anni 60.
Se non ci sono monumenti, cosa ti ha colpito di Galway tanto da raccontarcela?
La vera bellezza di questa città è negli scorci che si aprono man mano che si passeggia, nella vita gioviale e rilassata della gente e nella bellezza paesaggistica della baia.
Galway è senz’altro da scoprire a piedi, perdendosi nel reticolato delle strade del centro città, seguendo il corso del fiume attraverso le chiuse e raggiungendo il grande parco da dove partono traghetti turistici verso il cuore del Connemara oppure percorrendo il lungomare fino all’acquario nazionale. Insomma, ognuno può sentirsi libero di girare questa città a misura d’uomo come meglio crede, non ci sono itinerari prestabiliti.
E la sera? Dove ci si diverte?
Sono assolutamente da vivere i pub. Si riempiono tutte le sere. Qui non è raro vedere comitive di ragazzi fare nuove conoscenze anche con persone più grandi di età. Tutti sono accomodanti e grazie all’atmosfera amichevole è facile essere invitati ad assaporare una pinta di birra locale “Galway Bay” e cantare “Galway girl”, diventato vero e proprio inno della città.
Come in tutta l’Irlanda e Gran Bretagna, i pub sono il vero cuore dove si riuniscono tutti la sera. Uno vale l’altro, ma ho il mio preferito in città: consiglio il “the front Door” su cross street 8, dove nei week end si balla anche.
Domanda pratica: dove mangiare a Galway?
La specialità del luogo sono i frutti di mare, ma in generale si può mangiare discretamente in qualunque pub.
Per un buon caffè consiglio invece il “cafè express”, un bar che si trova all’angolo di Eyre Square.
Diverso è il discorso su dove dormire: Galway non offre grandi alberghi, ma ci sono molti pub che offrono camere ai piani superiori molto accoglienti.
Hai fatto qualche escursione?
Da Galway si possono effettuare tour naturalistici di estrema bellezza. Uno spunto potrebbe essere “esplorare” il Connemara o le Isole Aran.
Ci sei stato? Ci racconti qualcosa sulle Isole Aran?
Sono la patria del gaelico, lingua natia dell’Irlanda e riscoperta solo dopo l’indipendenza dal Regno Unito, dopo che la secolare occupazione inglese ne aveva quasi del tutto cancellato ogni memoria. Oggi in Irlanda si sta facendo molto per evitare che questa lingua scompaia del tutto, infatti tutte le indicazioni sono bilingue e c’è addirittura un canale TV esclusivamente in gaelico, la cui sede è naturalmente a Galway.
Le Aran sono un arcipelago di isolotti pietrosi su cui si abbattono i forti venti atlantici a protezione della baia di Galway.
Sono accessibili tramite traghetto dal porticciolo di Iverin, a sua volta raggiungibile con un tragitto di circa 30 minuti di bus da Galway.
Hanno una conformazione particolare: queste isole offrono un ambiente aspro, quasi privo di alberi, con alte scogliere verso l’Atlantico. Sono disseminate di bassi muretti in pietra a secco per delimitare le proprietà.
La peculiarità di queste isole sta proprio nel suo essere estremamente inospitali. Anche se gli uomini che l’hanno abitata nel corso dei millenni hanno fatto di tutto per renderla vivibile.
Ad incuriosirmi è stato, oltre l’ambiente in sé, anche l’insediamento di Dún Aonghasa: un forte in pietra risalente all’età del ferro, posta a nord dell’isola maggiore, ovvero la parte visitabile.
In che modo si visitano le Aran? A piedi o con trasporti?
Il modo migliore per girare l’isola è in bici, noleggiabile appena arrivati al porticciolo, e offre diversi tragitti in base al proprio allenamento, comunque la pendenza non è esagerata ed è possibile fare il giro più grande molto tranquillamente in tre o quattro ore, soste incluse.
Sembra avere tutte le carte in regola per essere visitata
Certo, se volete veramente gustarvi l’Irlanda, Galway è senz’altro una tappa forzata, vivace città che sicuramente vi resterà nel cuore!
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