Dopo avervi portato con noi a Wat Phraw Kaew e il Gran Palazzo e a Who Pho, non potevamo esimerci dal descrivere anche il terzo, e ultimo, complesso di templi Buddhisti sulle sponde del fiume Chao Phraya di Bangkok: il Wat Arun (nome completo è Wat Arunratchawararam Ratchaworamahavihara)
WAT ARUN
Come arrivare?
Se siete arrivati a Wat Pho (qui il link dove parliamo di questo tempio e come si arriva a Wat Phraw Kaew e Gran Palazzo) basterà guardare dall’altra parte del fiume, tornare al molo n. 8 e pagare un biglietto da 3 bath per essere trasportati dall’altra sponda.
Qui vi aspetterà il terzo tempio di grandi dimensioni di Bangkok.
Parliamo di Wat Arun?
E’ chiamato anche “Tempio dell’Alba” perché si dice che in quel momento le sfumature della superficie acquistino particolarità grazie all’incontro con la luce delle prime ore del giorno.
Il costo del biglietto d’ingresso è di 50 bath e non è consentito l’ingresso a coloro che si presentano con le gambe scoperte.
Le scale del tempio principale sono abbastanza ripide per cui si consiglia di indossare scarpe da ginnastica per la visita.
All’apparenza può sembrare un po’ deludente dato che fino a maggio 2017 il “Prang”, ovvero il corpo centrale del tempio, sarà chiuso per ristrutturazione e non è consentito l’accesso.
Nonostante le impalcature rimane però, almeno esteriormente, bellissimo grazie allo stile Khmer che ne caratterizza la struttura e i piccoli dettagli.
I suoi rivestimenti sono interamente di ceramica cinese che si estende fino all’ultimo gradino con cesellature davvero perfette, dai toni delicati che nell’insieme, come fosse un grandissimo mosaico, risultano accesi e vividi.
I colori predominanti sono il blu, il verde, il bianco e il consueto oro.
Non solo il tempio, ma anche gli spazi attorno ad esso sono abbelliti da queste tonalità così come l’interno di giardinetti curatissimi e i due punti di ristoro.
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