Avete chiesto informazioni utili sulla meta agli amici che “ci sono stati” ma il loro viaggio a Cuba è datato ormai 5 anni fa?
Avete comprato la guida, state iniziando a studiarla ma vi sfuggono alcuni aspetti e non vi volete trovare impreparati?
Ecco allora alcune Tips preliminari che possono essere d’aiuto nell’organizzazione del vostro viaggio sull’Isola, mutevole di anno in anno se non di stagione in stagione, i cui usi e costumi vengono mantenuti nel tempo ma sono fortemente influenzati dalle sorti geopolitiche: la morte di Fidel, l’apertura all’America dei voli diretti, la nuova politica di Trump..
1) A differenza di quanto si creda, soprattutto in confronto di un paio di anni fa, non è un’isola economica. Ad oggi tutto costa esattamente come una città europea o meglio italiana.
Si può risparmiare un pochino sia dormendo nelle casas particulares, dove il prezzo medio a notte va dai 30 ai 35 CUC a notte esclusa colazione e per camera, e spostandosi con i “Viazul”, ovvero i bus del governo, che coprono le lunghe distanze ad un prezzo ragionevole.
2) Informarsi dall’Italia sui costi della telefonia.
A Cuba comunicare con l’Italia attraverso la propria compagnia telefonica è parecchio costoso.
I prezzi in media sono Euro 1,00 per ogni SMS inviato oppure Euro 6,00 al minuto per conversare telefonicamente.
Un consiglio: occhio ai supplementi “truccati” che le compagnie telefoniche italiane applicano durante il vostro soggiorno inventandosi la qualunque e facendovi pagare più del dovuto con cifre spesso consistenti per operazioni che nella maggior parte dei casi non avete neppure effettuato.
3) Considerare bene il tempo necessario per gli spostamenti.
Anche nei tragitti brevi si riesce comunque a “perdere molto tempo”.
Gli spostamenti più affidabili sono, come già detto molte volte, quelli con il Viazul, che però hanno solitamente orari molto limitati.
Le tempistiche nel settore trasporti sono completamente variabili e dipendono nel caso dei bus, sia Viazul che autobus prenotati tramite agenzie locali, dalle infrastrutture stesse dell’Isola che non sono sviluppate doverosamente in alcuni tratti.
Nel caso di taxi collettivi, che sono sicuramente più veloci perché non vincolati a fermate intermedie, si perderà molto tempo nella vera e propria composizione del taxi, ovvero nel cercare altri turisti che vogliono condividere la tratta con voi.
4) Mettere in valigia dall’Italia alcune cose che a Cuba sarà davvero difficile incontrare come ad esempio fazzoletti di carta e, per le donne, assorbenti.
Per il resto l’Isola, intendendo l’area al di fuori delle località con Hotel di lusso come Varadero e i vari Cayos, è fornita di tutto: acqua naturale, sapone, bagnoschiuma, shampoo, deodoranti, etc..insomma tutto quello che serve per l’igiene personale acquistabile serenamente in uno dei tanti “minimarket”, versione cubana, presenti nelle varie città e piccoli centri.
5) Comunicare con i Cubani è facilissimo.
Grazie ad un’istruzione molto efficiente quasi tutti, tranne quelli che fanno finta per non essere infastiditi dai turisti , parlano oltre allo spagnolo, che si differenzia solo in alcune piccole cose dal Castigliano, almeno una seconda lingua quasi perfettamente.
Se non vi sentite a vostro agio con la lingua della “Madre Patria”, potete conversare in inglese contando su una sorta di bilinguismo facilitato dall’abitudine ormai diventata imprescindibile, anche se recente, dell’apertura al turismo di massa.
In molti casi i locali parlano bene anche il francese e se voleste comunicare solo in italiano, senza praticare il minimo sforzo, saranno i cubani stessi a non farvi sentire fuori posto.
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