Se Londra solitamente cattura l’attenzione di chi vuole visitare il Regno Unito, assorbendo quasi tutto il tempo e le energie di viaggio, vale comunque la pena prendersi un paio di giorni per fare qualche “gita fuori porta”. Un esempio su dove andare? Stonehenge!
Dopo averci descritto la “sua” Galway, Emiliano, in arte “Ted”, ragazzo dagli occhi azzurri e dal sorriso che nasconde a volte qualche accenno di timidezza, ci racconta come è meglio organizzarsi, per non avere brutte sorprese, per visitare il sito megalitico, tra i più famosi al mondo.
Facciamo una simulazione virtuale e partiamo da Londra, come si arriva a Stonehenge?
In auto, dista poco più di 2 ore dalla Capitale. Le autostrade in gran Bretagna sono gratuite, quindi il viaggio non ha costi supplementari oltre al noleggio della macchina e il carburante.
Qualche informazione pratica? Impostate il navigatore su Amesbury, seguendo la M3 direzione “Southwest” (ebbene si, le indicazioni autostradali hanno quel non so che di “route 66”), vi ritroverete immersi nella campagna inglese, macchiata da graziosi paesini, ma non preoccupatevi: le indicazioni per il sito sono facili da trovare, segnalate con la cartellonistica marrone esattamente come per i siti archeologici in Italia.
Nel 2014, inoltre, è stato inaugurato un nuovo centro turistico con annesso museo.
Siamo arrivati a destinazione, come ci si organizza?
E’ tutto ben studiato. Il parcheggio ed il centro turistico sono lontani dal vero e proprio dal sito vero e proprio che all’arrivo non è neppure visibile e rimane nascosto dietro una collina.
Il biglietto d’ingresso costa 15£ (circa 18 Euro), inclusi nel prezzo ci sono anche un’ audioguida (in italiano) e la mappa dell’area.
Comodo anche il servizio pulmino che ogni 15 minuti conduce i turisti al sito facendo una fermata a circa metà tragitto per le persone che vogliono scendere e proseguire il percorso con una passeggiata di circa 10 minuti tra i tumuli funerari. Consiglio la seconda soluzione perché così si assapora poco per volta l’arrivo al sito vero e proprio.
Finalmente, il sito! Cosa ci troviamo davanti?
A differenza da quel che si crede, è molto grande.
Ancora oggi si stanno effettuando scavi e ritrovamenti a causa dei quali una strada che passava nei paraggi è stata smantellata.
L’impatto al sito è impressionante: colonne di pietra alte 6 metri che sono state trasportate dal Galles, e in alcuni casi dalla Scozia, a significare l’enorme importanza che questo luogo aveva per tutta l’isola, così come testimoniano le decine di tumuli funerari che si incontrano nelle vicinanze.
Non c’è un vero e proprio itinerario e si può girare liberamente, anche se naturalmente non è possibile entrare nel cerchio per questioni di sicurezza.
La durata del tour è variabile ma in totale si possono considerare circa 3 ore, anche se il percorso è soggettivo.
Stonehenge non è il solo sito interessante nell’area.
Non puoi tirarti indietro: cosa c’è da vedere per continuare il “Tour” dei reperti storici?
Ad esempio a Salibury è possibile visitare “Old Sarum”, un insediamento abitato fin dall’età del ferro dai romani e dai normanni.
Sempre nella stessa città, per la precisione nella Cattedrale, c’è la copia originale della Magna Carta: è la migliore conservata tra le 4 arrivate fino ad oggi, da non perdere!
Per questo “minitour” sono consigliabili due giorni e con pernotto a Salibury, che tra l’altro offre alloggi per tutte le tasche.
Hai scelto l’opzione con soggiorno a Salibury?
Personalmente ho fatto questa “gita” in un solo giorno ma risulta molto impegnativa e con tempi davvero stretti, motivo per cui si è costretti ad escludere alcune soste come ad esempio la cattedrale di Salisbury, che per me rimane un grande rimpianto.
Consigli o no questa “mini fuga” a Stonehenge?
Se si cercano altri stimoli per tornare a visitare la Capitale britannica è sicuramente da mettere in preventivo anche una gita nel “SouthWest”, ne vale sicuramente la pena.
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