Iniziamo la descrizione dalle spiagge top di Creta, ovvero quelle che vi lasceranno senza fiato e che valgono la vacanza e gli spostamenti per arrivarci:
Elafonisos, i Caraibi di Creta
Da Hersonissos la spiaggia caraibica di Elafonisos è molto lontana: dopo 4 ore di macchina siamo arrivati alla meta. Ci si arriva attraverso una strada sterrata ma lo spettacolo è unico.
Ne vale la pena assolutamente. E’ forse la località più bella di Creta, Il mare è cristallino e chiarissimo.
La prima parte di spiaggia che si incontra nel percorso obbligato è quella attrezzata, il mare già qui si rivela subito stupendo. Spostandosi e attraversando un piccolissimo “istmo” di mare (una piccola profondità dove l’acqua arriva fino al ginocchio) si arriva finalmente sull’altra parte della spiaggia (quella libera): più tranquilla, con spiaggia bianca e compatta e con l’acqua, se possibile, ancora più limpida…insomma i Caraibi.
Elafonisos è definita anche “spiaggia rosa” in quanto ci dovrebbero essere delle striature tra l’arena di questo colore, ma in realtà è rimasto ben poco del residuo di polvere corallo che caratterizzava la location.
L’ambiente circostante è tipicamente mediterraneo. Fare il bagno a Elafonisos è un’esperienza piacevolissima: l’acqua è bassa ma si alternano punti più profondi dove poter nuotare. E’paragonabile, oltre che ai Caraibi, ad alcune spiagge sarde come quella del Principe o Stintino.
La folla c’è come descritto sulle guide, ma è concentrata solo nella parte attrezzata.
Consigli:
– la spiaggia è attrezzata con un solo chiosco che vende per di più gelati confezionati e bibite, consigliamo di portare con sé un pranzo al sacco e acqua.
– Il sole è davvero forte ma non si avverte a causa del vento. Il rischio grazie al clima mitigato è quello di bruciarsi, è indispensabile quindi la crema protettiva e per i più insofferenti ai raggi uv anche un cappello.
– Per chi fosse interessato, un suggerimento utile è portare con sé una maschera subacquea per fare Snorkeling.
Kalamaki, una spiaggia diversa
Si trova in direzione Matala. Il primo obiettivo sarà quello di andare a vedere la Red Beach. Era anche il nostro intento ma a causa delle mancate indicazioni, non siamo riusciti ad arrivarci con la macchina, quindi siamo approdati su quest’altra spiaggia e non ce ne siamo pentiti!
Ci si trova davanti ad una lunga distesa di sabbia intervallata da rocce sia sulla battigia che fin dentro l’acqua. Abbiamo trovato mare agitato e ci siamo divertiti tra i cavalloni.
Nel complesso è molto gradevole e ce n’è per tutti i gusti: tratti liberi e attrezzati.
Nei punti alle estremità della spiaggia non c’è quasi nessuno e non è raro incontrare qualche nudista.
Inoltre, c’è una grande offerta di taverne e chioschi per prendere qualcosa da bere o per sedersi a mangiare.
Balos, una laguna sorprendente
Dopo 3 ore e passa di auto (partendo da Hersonissos), si giunge a Balos.
Per arrivarci ci sono due alternative:
1) Via mare, prendendo un traghetto da Kastelli/Kissamos.
2) Con la macchina (come abbiamo fatto noi) entrando nella riserva al costo di 1euro a persona e percorrendo una decina di km fuoristrada abbastanza accidentato.
Una volta parcheggiata l’auto si percorrono a piedi altri 2 km circa di sentiero, non comodissimo, per arrivare in spiaggia. Per chi volesse al costo di 9 euro si può spostare “a bordo” di un asino.
Durante la discesa si può ammirare la bellezza di questa baia, costituita da un enorme istmo di sabbia che si collega a un isolotto montuoso e brullo abitato da capre.
Una volta arrivati in spiaggia, si prospettano nuovamente due possibilità di scelta: o sostare nell’area attrezzata (lettino e ombrellone al costo di 7euro), da noi sconsigliata perché passaggio di barche e traghetti, o camminare fino a trovare uno spazio libero dove distendere il proprio asciugamano.
La parte interna dell’istmo di sabbia è come una grande piscina tropicale di acqua bassissima. La parte opposta invece è mare aperto, nonostante non ci sia un’eccessiva profondità.
Sono presenti chioschi per rifocillarsi con bevande e cibo.
Itanos, l’alternativa bella alla deludente spiaggia di Vai
A circa 1,5 km dalla rinomata spiaggia di Vai c’è quella di Itanos. Non ci sono palme, ma la cosa è completamente ininfluente.
L’acqua è così trasparente che viene voglia di berla e non c’è l’ammasso di persone che abbiamo incontrato a Vai.
Qui c’è la possibilità di fare bagni bellissimi immersi nel mare cristallino.
Interessante è l’offerta variegata del posto: quando ci si è annoiati del mare è possibile visitare i resti della cittadina omonima visibili anche dalla sabbia.
Segnaliamo però che non ci sono confort.. ma anche questo è un dettaglio trascurabile.
Preveli, ecco un vero palmeto!
Nella regione di Rethymno c’è la località di Preveli, famosa per il monastero e il monumento alla pace. Sinceramente consigliamo di non visitare queste due “attrazioni”, visto che non sono tali, e di andare subito alla scoperta della spiaggia.
Il parcheggio, a cui si accede dopo una lunga strada di tornanti e canyon ventosi, è uno dei pochi a pagamento (2 euro per l’intera giornata). Una volta posteggiata l’auto si deve affrontare una discesa di circa 500 metri molti ripida: è un sentiero fatto di scalini che permette, lungo il percorso, di godere dell’incredibile vista panoramica della cala.
La spiaggia è piccolina, intorno ai 400 metri, ma stranamente spaziosa. Nonostante ci sia molta gente si riesce a trovare comodamente un posto.
L’acqua è bella, anche se le correnti a volte portano qualche alga a riva. L’ingresso in mare è incerto a causa dei ciottoli a riva ma andando avanti a nuoto sia le pietre che la “sporcizia delle alghe” spariscono per fare un bagno davvero appagante.
Si possono visitare a nuoto due grotte. Una è piccolina con un tratto di sabbia dove stendersi, nell’altra si creano giochi di luce che trasformano il colore del mare.
Ogni due ore passa una barca a motore che fa da servizio taxi e ferma i turisti ad una spiaggia adiacente, per chi non volesse fare la salita per ritornare al parcheggio in cima.
La caratteristica principale di Preveli è il sentiero delle palme e il torrente che lo attraversa fino a sfociare in mare. Al palmeto si accede attraverso la spiaggia tramite due sentieri: il primo più “avventuroso” attraverso la vegetazione, il secondo costeggiando un tratto sabbioso che costeggia l’acqua dolce. Le due varianti infine si intersecano in prossimità di un cunicolo roccioso, percorribile anche in infradito, che conduce al fiume dove si può fare anche il bagno: l’acqua è fredda ma gradevole.
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