C’è una capitale europea in cui la storia del ‘900 è scritta a caratteri cubitali, in cui non c’è molto di antico ma tutto sembra riportarci con la mente agli avvenimenti più recenti che l’Europa occidentale ha vissuto, una città di cui si è impossessata la modernità, se solo si pensa alla musica, e che è rinata da ceneri difficili senza però abbassare i suoi standard: parliamo di Berlino. A condurci alla scoperta della metropoli tedesca non è la guida dantesca ma un omonimo viaggiatore e architetto romano: Virgilio, che insieme a Lulù, ci racconta la sua esperienza.
So che sei rimasto entusiasta, quindi non perdiamo tempo: dacci le prime impressioni!
Tutti i visitatori o turisti che tornano da Berlino hanno due tipi di reazione: o subiscono la grande suggestione di una città per lungo tempo identificata come sede di spionaggio e chissà quali trame, o rimangono delusi. Certo, paragonata alle grandi altre capitali ricche di storia e monumenti, Berlino non offre moltissimo. Non è certamente Roma o anche Parigi. C’è in questa metropoli, però, una strana sensazione di “fascino nascosto”, dovuta agli antichi e nefasti ricordi di due regimi che qui hanno lasciato dei segni molto forti: quello nazista e quello comunista, o meglio sovietico.
Sembra di capire che c’è poco da vedere..
Girare per Berlino è facile. Come detto, i non molti monumenti rimasti in piedi dalla distruzione della seconda guerra mondiale costituiscono dei riferimenti che sono o punti di partenza o di arrivo ben precisi.
Non ci tenere sulle spine: cosa vedere?
Il centro di attenzione di ogni turista è la “Porta di Brandenburgo”: lì ci si raccoglie per scegliere i vari itinerari giornalieri. Di per se non è niente di eccezionale ma è il simbolo morale dell’avvenuta riunificazione della Germania. Per i berlinesi, infatti, ha un enorme valore simbolico.
A dire il vero noi italiani in quanto a bellezza e monumentalità, siamo abituati ad altri esempi del genere.. ma questa piazza offre tutto: ha al suo interno un monumento storico ed è anche un punto di “snodo” per scegliere l’itinerario più indicato da visitare.
Quali itinerari consigli?
Direi di proseguire per il “ Unter der Linden”. E’ un passaggio obbligatorio in città: il viale dei tigli. La strada inizia dalla piazza della Porta e ha l’altro terminale ad Alexanderplatz, posto reso famoso dalla storia e dalla musica.
Il tragitto si può effettuare anche nel senso opposto ovvero imboccare il lunghissimo viale alberato dedicato al “17 giugno”.
L’Unter der Linden è un piacevole lungo viale, a primavera tutto fiorito, pieno di attività commerciali ma quasi tutte per turisti. Circa a metà del suo percorso si interseca, in modo perpendicolare, con l’altra grande “arteria di vita” di Berlino: la “Friedrichstrasse”.
E’ circondata da bei palazzi neoclassici come il da Duomo di Berlino fino a sfociare, come già detto, ad Alexander Platz.
Ci racconti Alexander Platz vista dai tuoi occhi?
Qui l’atmosfera cambia. La piazza è enorme e abbastanza asimmetrica. L’architettura si presenta con enormi palazzoni “anni ‘50”, io li definirei di pieno regime sovietico perché si ha la sensazione che avvolgano tutta la zona conosciuta per essere stata luogo di “guerra fredda”.
Spicca tra i giardini, al centro, l’altissima torre, con fine a punta, della radio/tv. Sulla sinistra della piazza, invece, c’è il Comune di Berlino un bel palazzo costruito in mattoni rossi (Rathaus).
In inverno Alexander Platz è la sede di uno dei principali mercatini di Natale di Berlino: dolci tipici e da ponce bollenti o vin brulé ma anche regali a volontà sopratutto in legno e panno.
Risalendo la strada che Alexander Platz si dirige a Friedrichstrasse si incrociano altre due vie eleganti e commerciali: Spandauer Strasse e Oranienburger con l’Hackesche Hofe che si colloca in una serie di pittoreschi cortili, elaborati con le loro pitture. Qui è facile imbattersi in caratteristici punti di riposo e ristoro.
L’hai nominata più volte: “Friedrichstrasse”…
E’ la strada più famosa della capitale tedesca: sia per gli edifici, sia per i negozi che per i ricordi dell’immediato passato. Tutte le facce di Berlino sono rappresentate in questa lunga via, non larghissima.
I punti da visitare sono: i Quartieri 205-207, con una serie di sottopassaggi, sale e locali di ristorazione tutti in puro stile deco’ e la famosa Galleria La Fayette, per gli acquisti di qualità.
Alla sinistra di Friedrich, circa a metà percorso, si trova una bella piazza dominata dalle due imponenti cattedrali barocche dedicate al popolo francese e a quello tedesco e Gendarmnmarkt, l’antico mercato cittadino. La piazza, peraltro, elegante in tutti i suoi edifici, ospita nel periodo natalizio il principale mercato dei balocchi natalizi con una illuminazione fino a notte, alberi illuminati da luci di tutti i colori e fiumi di birra, marzapane e wurstel con crauti a volontà. Al contrario di Alexander Platz qui per entrare nel recinto della fiera, si paga. Continuando per Friedrichstrasse, tra negozi eleganti e pasticcerie ammiccanti si arriva in uno dei punti più citati di Berlino: Checkpoint Charlie.
Checkpoint Charlie è forse, insieme alla Porta di Brandeburgo, una delle attrazioni principali.
Visivamente si tratta di una piccola “baracca” chiara, con tanto di sacchetti di sabbia protettivi e bandiere al vento, con due figure di soldati americani e russi. Storicamente, invece, questo era il punto di scambio e transito tra le due aree di Berlino: la russa e l’americana, appunto. Vicino sorge il Museo del Muro di Berlino, piccola nota per gli aman ti del famoso Muro: è visibile per molti tratti in varie parti della città. Uno degli spezzoni più lunghi sorge vicino a Potsdamer Platz.
E invece cosa ci dici di Gendarmnmarkt?
Vicino a Gendrmnmarkt ci sono delle ottime birrerie eleganti che servono tutta la cucina tipica tedesca.
Il cibo non è mai un elemento da sottovalutare, cosa provare?
Tra le birrerie il “Maximilians” offre un buon livello di costo/qualità, mediamente costo due persone: 40 euro.
Ma attenzione, in Germania come in tutta l’alta Europa bisogna tenere ben a mente gli orari dei pasti. Visto il clima rigido nella maggior parte dell’anno, dopo una prima colazione più che abbondante, il pasto principale diventa la cena: l’orario è intorno alle 19/19,30. Se pensate di mantenere le stesse abitudini italiane rischiate di rimanere a digiuno! Inoltre è buon uso prenotare sempre.
Ritorniamo alla descrizione della città e continuiamo la descrizione dell’itinerario.
Ok, allora riprendiamo dalla porta di Brandenburgo. Svoltando a sinistra, dopo l’arco, si imbocca la Ebertstrasse. La strada, dopo aver sfiorato l’Ambasciata americana, si snoda tra il verde di un bellissimo parco e al termine c’è Potsdamer Platz.
La sua particolarità è la luce. Qui sorgono i più moderni e luminosi grattacieli berlinesi, quasi tutti sedi di banche e istituzioni. Tra tutti spicca il Sony Center, con la sua sfumata illuminazione notturna. Potsdamer Platz è un centro importantissimo per i trasporti: qui c’è una delle più importanti stazioni di metropolitana. La piazza, infatti, è sempre affollata e piena di vita.
Ci piacciono i tuoi itinerari conditi da osservazioni “architettoniche”, ce ne fai fare un altro?
Deformazione professionale! Un nuovo percorso? Perché no! Dalla famosa Porta stavolta andiamo diritti per un altro chilometrico viale alberato: la Strasse del 17 giugno.
Due le mete che vi posso proporre per questa via: il Politecnico, dove all’ultimo piano si può mangiare bene ed economicamente, si può entrare anche se non si è studenti, godendo di una splendida vista a 360° su tutta la città, la seconda tappa è assolutamente più culturale. Si tratta del Schloss Charlottemburg, più che un castello una splendida e raffinata residenza dei reali prussiani, che vale la pena di visitare per le sue splendide sale affrescate e dorate e i suoi giardini. Inoltre c’è un ricco il Museo. Vi basta o volete un ultimo giretto per Berlino?
Che domande?! Dove ci porti questa volta? Scommettiamo che la partenza dell’ultimo tragitto berlinese che ci proponi è sempre la Porta di Brandeburgo.
Indovinato! E’ proprio da lì che si parte anche stavolta, ma a differenza delle precedenti ora si svolta a destra e si arriva al Parlamento, Bundestag, un bell’edificio fine ‘800 inizio ‘900 celebre per la sua famosa cupola di vetro, ricostruita dopo l’incendio appiccato dai social nazionalisti negli anni ’30. Prenotando la visita con anticipo si può salire fin dentro la cupola e vedere anche il Parlamento ovviamente.
Dietro l’edificio si snoda un bel tratto della Spree, il fiume di Berlino, che scorre tra rive attrezzate di circoli o attracchi per i battelli, bar e ristoranti. Il tutto fino al Rathaus…
L’ultima parte della città che mi sento di suggerire come visita è il Kurfurstendamm, un quartiere movimentato per tutti i suoi negozi che rappresentano tutte le più importanti marche europee. La grande strada è piena di vita. Vicinissimo è il famoso Zoo di Berlino.
Virgilio, tutti gli itinerari che hai proposto mica ce li farai fare tutti a piedi?! Come funzionano i trasporti nella Capitale tedesca?
Funzionano, per usare un gioco di parole, in maniera tedesca appunto! Il servizio è efficace, veloce, capillare. E’ tutto in pulizia e sicurezza. Prendete la card a giorni, si chiama welcome Card, e cè da 48 o 72 ore o 5 giorni.
Città europee tutte da scoprire? Venite con noi a Londra, Parigi e Amburgo